Il grande riformatore e uomo politico indiano fu un attento lettore del Vangelo, dal quale apprese, come afferma lui stesso una lezione di Verità e di Bellezza.

 

GANDHI MOHANDAS KARAMCHAND (1869-1948)

 

La Verità è la prima cosa che bisogna cercare, e la bellezza e la bontà vi saranno date poi per giunta. Questo, in realtà, ha insegnato Cristo nel discorso della montagna. Gesù fu, secondo me, un artista eccelso perché vide ed espresse la verità; e tale fu Maometto, il Corano essendo la composizione più perfetta di tutta la .letteratura araba - così dicono, in ogni caso, gli studiosi. Appunto perché entrambi si sforzano di raggiungere innanzi tutto la verità, ebbero naturalmente la grazia dell'espressione, eppure né Gesù né Maometto scrissero sull'arte. Sono queste la Verità e la Bellezza che io desidero, per le quali vivo e per le quali vorrei morire.

Buddha portò coraggiosamente la guerra nel campo nemico e mise in ginocchio un clero arrogante. Gesù scacciò il cambiavalute dal tempio di Gerusalemme e invocò le maledizioni del cielo su ipocriti e farisei. Entrambi propugnarono un'azione intensamente diretta. Ma anche quando Buddha e Cristo punirono, in ogni loro atto manifestarono una dolcezza e un amore inequivocabili. Non avrebbero alzato un dito contro i loro nemici, ma avrebbero volentieri rinunciato a se stessi piuttosto che alla verità per la quale vivevano: Buddha sarebbe morto opponendosi al clero, se la grandezza del suo amore non si fosse dimostrata pari al compito di piegare il clero. Cristo morì sulla croce con una corona di spine sul capo, sfidando la potenza di tutto un impero. E se io suscito una resistenza di carattere non-violento, seguo semplicemente e umilmente le orme dei grandi maestri.