Perché la resurrezione di Gesù è così importante?

La resurrezione di Gesù è il pilastro della fede cristiana, al punto che Paolo scrive “se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede” (1Cor 15,14).

I racconti di resurrezione scritti dagli evangelisti passano tutti i criteri di autenticità storica. Essa non è un mito: gli studiosi hanno dimostrato che ci vogliono diverse generazioni perché un mito possa svilupparsi. Non esistono in altre letterature esempi paralleli di miti che si siano sviluppati e creduti in presenza di testimoni oculari, ed entro il breve lasso di tempo durante il quale si è formato il Nuovo Testamento.

 

Gesù è veramente risorto?

La prima testimonianza di resurrezione di Gesù ci è offerta da Paolo (1Cor 15,3-9), non più di dieci anni dopo il fatto, quando gran parte dei testimoni era ancora vivente, si trattava pertanto di un fatto di cronaca che non poteva essere inventato. Inoltre, in un'occasione il Risorto apparve a 500 persone in una sola volta (1Cor 15,6).

Molti fra i testimoni oculari del Suo ministero pubblico erano ostili nei confronti del Gesù descritto nei Vangeli (Mt 12,22 ss). Questi avversari avevano sia le motivazioni, sia i mezzi per correggere le eventuali falsità riguardo a Lui, diffuse dai primi discepoli. Ma da questa opportunità non scaturì nessuna smentita seria.

 

I Vangeli, al contrario dei racconti mitologici, mancano di enfasi narrativa e di dettagli coloriti, addirittura descrivono la fatica dei primi discepoli nel riconoscerlo dopo la resurrezione, persino sua madre stentò a riconoscerlo (Gv 20,14). Questo è un dettaglio che non favorisce certo l’intenzione di convincere raccontando una bugia. 
Infine, il vangelo ritenuto storicamente più antico che è quello di Marco, finiva nella sua stesura originale con Mc 16,8, lasciando le donne impaurite di fronte all’annuncio dell’angelo, in seguito al quale si danno alla fuga e restano in silenzio. È evidente l’imbarazzo del narratore che non ha parola per descrivere un fatto storicamente inaudito.


di Fabio Ferrario