Con che garbo fiabesco è narrato l'eterno assillo dei migliori tra noi, di conformarci allo spirito e ai dettami di Cristo!

 

PANZINI ALFREDO (1863-1939)

 

Il concerto degli Angeli

Visse un tempo, in una città che qui è inutile nominare, un uomo dabbene e semplice di cuore, il quale era fornito di qualche dovizioso dono della fortuna.

Ora avvenne un giorno che avendo letto egli negli Evangeli che è più facile a un cammello entrare per la cruna di un ago che a un ricco nel regno dei cieli, si impaurì.

Non che egli desiderasse di entrare nel regno dei cieli così lì per lì, giacché sarebbe stato un offendere le leggi del Signore. Ma quando i suoi giorni fossero compiuti, voleva portare con sé la conquista di un'anima meritevole di vita immortale nella celeste monarchia.

Perché se l'anima è un dono di Dio, è anche una conquista dell'uomo.

Datosi dunque a meditare seriamente su quelle parole del cammello e dell'ago, gli sembrò che. le anime delle persone ricche e potenti acquistassero, senza avvedersene, una tal quale grossolanità così da diventare insensibili per le sventure umane. Quindi le loro anime, essendo fatte grosse, sono come il cammello che non passa più per la cruna dell'ago.

Entrato che fu in questo convincimento, pensò sul da farsi; e pure amministrando bene le sue ricchezze in modo che il necessario non mancasse a sé e alla sua famiglia, il superfluo dispensava a conforto degli altri. Si informava dove erano miserie da sollevare. Andava nei negozi e ordinava tanto pane, tanta farina, tanto vino, e diceva: portate al tale e tale recapito. Ma senza far sapere nemmeno chi egli era. Pagava, e via.

Si recava anche a visitare dove erano infermi; e avrebbe voluto andare a visitare i poveri carcerati. Ma i guardiani delle carceri non glielo permettevano, per quanto egli li assicurasse che questa era una delle sette opere di carità.

Pensò poi di acquistare dottrina intorno alle cose della fede; senonché leggendo una volta un libriccino famoso dell’Imitazione di Cristo, trovò scritto così:

“ Desidero che tu senta la compunzione piuttosto che tu conosca per definizione che cosa compunzione vuol significare”.

E ancora: “Se anche tu sapessi a mente tutta la Bibbia e tutte le sentenze degli uomini savi, che cosa ti gioverebbe senza l'amore e la grazia del Signore? ”.

E trovò scritto anche: “Le grandi parole non sono esse quelle che fanno l'uomo santo e giusto: ma la vita virtuosa rende l'uomo caro a Dio ”.

Trovò anche scritto: “Vanità è il desiderare onori mondani e sollevarsi in grande stato e potenza tra gli uomini ”.

- Ma qui andiamo anche meglio! - esclamò il buon uomo, perché desiderio di avanzare i suoi simili in potenza e nominanza non gli era passato mai per la mente, nemmeno durante il sogno.

 

Arturo Paoli, novantanni nel 2002 per l'anagrafe degli uomini, ma senza età per quella di Dio. Ricercato da tutti coloro, e sono tantissimi, che vogliono incontrare il Cristo che si è mescolato con gli uomini di ieri e di oggi.

La sua scelta, fatta quarant'anni fa, di vivere tra i contadini del Paranà, tra le favelas brasiliane, riempie le sue parole di verità. Erede di Carlo Carretto, Piccolo Fratello di Gesù, seguendo padre Charles de Foucault, sacerdote da oltre sessant'anni.

Le donne "portano l'80 per cento delle fatiche del mondo sulle loro spalle e quando partoriscono nei corridoi degli ospedali dove vivo, non hanno neppure il tempo per espellere la placenta che già vengono ributtate in strada".

Tutti i suoi libri sono natinei sotterranei della storia dove la sua fede "si è semplificata accanto al Dio degli ultimi e dove si è innamorato sempre più di Cristo, perché l'ha sentito come Colui che aha asunto su di sé tutte le sofferenze dei poveri".

"Nelle nostre parrocchie è in atto una neutralità e un silenzio nei confronti di un sistema di vita economico basato solo sul successo, sul denaro, sull'efficienza. Un sistema che taglia le spese sociale e produce fame, violenza e guerre. uesto silenzio di fronte a problemi così vitali per le sorti dell'umanità è consenso e complicità". E' necessario fondare una nuova visione dell'uomo e una nuova etica. "Se il mondo religioso continuerà a non tenere conto di queste due esigenze, non ricomincerà a guardare con gli occhi delle vittime, il cristianesimo non avrà futuro". "Dobbiamo passare dall'uomo razionale all'uomo misericordioso, accettare la vita pensando che le rinunce e i sacrifici aiutano a crescere, a conoscere e amare. ...Noi oggi sappiamo che il Cristo che abita fra di noi è andato incontro alla croce per difendere le vittime dell'ingiustizie e dei soprusi... Soltanto accanto a questo Cristo c'è posto per la speranza in un mondo nuovo".

 

Vocazione

Cento volte più grande delle mie capacità di corrispondere. Bisognerebbe essere ispirati da un Amore folle cioè superiore alle misure della prudenza umana. Lirico, profetico, eroico, teso fino all’impossibile per poter compiere qualcosa di possibile. Signore, perdonami ogni mediocrità, infiamma la tepidezza, dammi l’audacia di sfidare i calcoli dell’insipienza per venire incontro all’infinità del tuo Amore. Miserere mei, Domine. Sono stanco e vecchio, ma “caritas nunquam excidit”. Momento spirituale - Questo ufficio apostolico esige una continua tensione dello spirito – per la necessità di conoscere (tutto: dalla teologia alla politica, dalle correnti di pensiero e di costume ai piccoli intrighi di curia, dalle innovazioni moderne alla psicologia della gente; libri, giornali, studi, corrispondenza, ecc. ) – per il dovere di fare ciò che la missione apostolica impone; il senso di responsabilità non dà tregua – per le difficoltà, le opposizioni, la diversità delle opinioni, la scarsezza di consiglieri e saggi – per la quantità delle occupazioni che non danno respiro e esigono assai più tempo di quanto disponibile – per la debolezza dei buoni, di quelli cioè che lo dovrebbero essere, dispiacere ineffabile questo – per l’impegno all’amore superiore e totale a Cristo.